Il termine “bohémien” era usato per descrivere gli artisti poveri ed emarginati che vivevano nei quartieri popolari di Parigi durante il XIX secolo. Tuttavia, l’origine del termine si basa su una credenza errata riguardante i Boemi, abitanti della Boemia (attuale Repubblica Ceca). Si credeva erroneamente che i Boemi fossero nomadi, ma in realtà molti di loro si erano trasferiti a Parigi a causa della sconfitta nella Guerra dei trent’anni. Gli artisti bohémien erano ribelli che rifiutavano le convenzioni sociali e conducevano uno stile di vita vagabondo, disinteressandosi delle opinioni altrui. Questo stile di vita li faceva assomigliare ai gitani, secondo la credenza popolare, presumibilmente originari dalla Boemia. Tuttavia, i Boemi parigini non erano nomadi, ma erano emigrati a Parigi a causa degli eventi storici. Gli artisti bohémien erano in conflitto con una società che ritenevano repressiva per l’immaginazione e la fantasia, e che non riconosceva il valore della loro arte, costringendoli così a una vita precaria. L’opera lirica “La bohème” di Giacomo Puccini, basata sul romanzo di Henri Murger “Scènes de la vie de bohème”, racconta proprio la vita spensierata e instabile di un gruppo di bohémien.