Negli ultimi mesi si è diffusa una preoccupante ondata di vandalismi contro Tesla, spesso legata all’astio verso il suo CEO, Elon Musk. In Italia, a Roma, ignoti hanno incendiato una concessionaria distruggendo 17 vetture. Episodi simili si sono verificati anche negli Stati Uniti: il 9 febbraio ad Albuquerque, un uomo ha dato fuoco a uno showroom Tesla, lasciando graffiti con minacce di morte a Musk e accuse gravi come quella di essere un “nazista”. Lo stesso individuo è sospettato anche dell’incendio di un ufficio del Partito Repubblicano a marzo. Arrestato di recente, nella sua casa sono stati trovati dispositivi incendiari e liquidi infiammabili. Il procuratore generale USA ha promesso tolleranza zero. Il piromane rischia fino a 40 anni di carcere.
Oltre al vandalismo, Tesla è nel mirino anche per i prezzi: mentre i costi delle auto sono aumentati ovunque, quelli della casa californiana sono ritenuti particolarmente esagerati, alimentando ulteriori polemiche.