Per garantire il collegamento tra gli hub di Ponte nelle Alpi, Longarone e Dobbiaco e le sedi delle gare a Cortina, Dolomitibus dovrà mettere in campo 120 mezzi e 240 autisti, percorrendo oltre un milione di chilometri aggiuntivi rispetto al servizio ordinario.
Attualmente, l’azienda conta 127 autisti, insufficienti per coprire sia le Olimpiadi che il trasporto locale. Per questo avvierà un’indagine nazionale per reclutare conducenti, cercando anche supporto dalla controllante Autoguidovie. Tuttavia, il problema principale resta la mancanza di alloggi per il personale che verrà da fuori.
Sul fronte mezzi, Dolomitibus si rivolgerà ad aziende venete come Mom Treviso per ottenere una cinquantina di autobus. A livello regionale, si stima un investimento di 6 milioni di euro per il trasporto su gomma, rotaia e privato.
La sfida più grande sarà conciliare il servizio olimpico con il trasporto quotidiano di studenti e lavoratori. Si ipotizza perfino di chiudere le scuole superiori per due settimane per liberare risorse. Nei prossimi giorni, Dolomitibus presenterà il piano alla Regione Veneto e agli organizzatori dei Giochi per valutarne la fattibilità.