A Valdobbiadene, in provincia di Treviso, un ragazzo di 14 anni è tornato a casa scalzo dopo che gli sono state rubate le scarpe firmate all’interno dello spogliatoio della palestra scolastica. Queste calzature, che il giovane aveva acquistato con i soldi risparmiati da piccoli lavori occasionali, sono state sottratte presumibilmente da un gruppo di bulli, sebbene non ci siano conferme definitive e non sia stata presentata una denuncia formale.
Quando il ragazzo ha scoperto il furto e ha chiesto aiuto agli insegnanti, anziché ricevere sostegno, si è visto assegnare una nota sul diario in cui si rimproverava la famiglia per “eccessiva leggerezza” nell’aver permesso al figlio di indossare a scuola scarpe ritenute “troppo costose”. Questa risposta ha lasciato i genitori del ragazzo allibiti e ha avuto un impatto negativo sul giovane, che da allora ha iniziato a chiudersi in sé stesso, a parlare di meno e a trovare difficoltà nel relazionarsi con gli altri.
La situazione ha suscitato preoccupazione e indignazione all’interno della comunità locale, soprattutto per il mancato supporto dell’istituto di fronte a un chiaro episodio di bullismo e furto.