Netflix ha adottato una strategia di divisione delle stagioni per alcune delle sue serie più popolari come “Emily in Paris”, “The Crown” e “Outer Banks”, rilasciando le stagioni in due parti separate da un intervallo di circa un mese. Questa tattica ha prodotto risultati contrastanti.
Per esempio, la quarta stagione di “Outer Banks” ha registrato 62,3 milioni di ore di visione, il 60% in meno rispetto al debutto della terza stagione. Tuttavia, serie come “Emily in Paris” e “The Crown” hanno beneficiato di questa strategia, rimanendo più a lungo nelle classifiche top 10 di Netflix rispetto alle stagioni rilasciate in un unico blocco.
Nonostante una riduzione complessiva delle ore di visione, la suddivisione delle stagioni ha aiutato a mantenere un maggiore interesse per un periodo più lungo, contribuendo a incrementare le visualizzazioni nel tempo. Per esempio, la prima metà della quarta stagione di “Emily in Paris” ha totalizzato 45,1 milioni di visualizzazioni globali in quattro settimane, con un incremento delle visualizzazioni dopo il rilascio della seconda parte.
In generale, la divisione delle stagioni può influenzare il numero totale di visualizzazioni e il tempo speso dagli spettatori, servendo anche per calcolare il successo di una serie secondo le metriche preferite da Netflix, nonostante i risultati misti in termini di engagement complessivo e ore di visione.