Il Black Friday, nato a Philadelphia nel 1961, descriveva originariamente il caos post-Ringraziamento quando le persone invadevano i negozi per approfittare degli sconti, causando enormi ingorghi. Dal 1980, ha iniziato a simboleggiare l’inizio degli acquisti natalizi, con una transizione nei libri contabili da perdite (in rosso) a profitti (in nero).
Negli anni ’80, l’evento ha cominciato a diffondersi globalmente, grazie anche all’avvento degli e-commerce e alla globalizzazione dei marchi, raggiungendo paesi come il Regno Unito, il Canada e l’Italia. La data del Black Friday, che segue il quarto giovedì di novembre (Thanksgiving), è rimasta costante, trasformandosi da un singolo giorno a una settimana di sconti.
Il Black Friday oggi non è solo una giornata di ribassi, ma rappresenta una cultura dello shopping che riflette le strategie di marketing aggressive dei brand, dall’uso dei social media alle offerte flash. Si è trasformato in un’occasione per acquistare anche prodotti di lusso a prezzi accessibili, diventando un momento significativo che anticipa il periodo festivo.
In futuro, il Black Friday continuerà ad essere un appuntamento chiave, ma probabilmente evolverà tenendo conto dell’impatto ambientale e delle necessità di sostenibilità, riflettendo così i cambiamenti nei comportamenti di consumo e nelle priorità globali.