In Italia, la cucina è più che una tradizione: è un patrimonio culturale e un punto di orgoglio nazionale. Tuttavia, secondo Alberto Grandi e Daniele Soffiati, autori di “La cucina italiana non esiste”, questa tradizione è in realtà una costruzione moderna. Essi argomentano che la cucina italiana come la conosciamo oggi è emersa principalmente dopo la Seconda Guerra Mondiale, influenzata dal boom economico e dalla modernizzazione dell’industria alimentare. Contrariamente alla percezione comune, molti piatti iconici non hanno radici secolari, ma sono risultato di innovazioni recenti e di un efficace marketing. Questa visione contesta anche l’idea che la dieta mediterranea sia un’invenzione antica, sostenendo che la realtà storica fosse molto diversa, con una dieta basata più sul grasso animale che sull’olio d’oliva. Quindi, mentre l’Italia celebra la sua cucina come patrimonio intoccabile, Grandi e Soffiati ci invitano a riconsiderare quanto di questa tradizione sia realmente storico e quanto sia stato plasmato da narrazioni moderne e da cambiamenti socio-economici.