Per capire come si riconosce un buon bar secondo Michele Sergio e Massimiliano Rosati del Gran Caffè Gambrinus di Napoli, ci sono diversi punti chiave da considerare. Innanzitutto, l’aspetto estetico non è determinante: un bar può essere piccolo e apparentemente poco affascinante ma offrire eccellenza nel caffè e nei dolci. La pulizia è fondamentale, specie della macchina del caffè, indicativa della cura per la qualità. Il bancone e la vetrina devono essere impeccabili, con stoviglie ben organizzate e dolci presentati in modo igienico. La tecnica del barista è cruciale: la fluidità nel preparare il caffè e l’attenzione ai dettagli, come bagnare la tazza prima di servire, sono segni di competenza. Il personale deve trasmettere passione e accoglienza, fondamentali per creare un’esperienza positiva. Il menù delle bibite deve riflettere la cultura locale, con opzioni anche per vegani e vegetariani, mentre quello del cibo dovrebbe includere specialità locali e internazionali di qualità. In definitiva, un buon bar non si giudica solo dal suo aspetto, ma dall’esperienza che offre attraverso qualità, pulizia, competenza del personale e attenzione ai dettagli.