Il dibattito sulla relazione tra denaro e felicità è stato a lungo oggetto di studi e ricerche. Secondo uno studio condotto nel 2023 da Matthew Killingsworth della Wharton School, la felicità sembra aumentare proporzionalmente al reddito senza raggiungere un limite definito. Contrariamente a vecchie teorie che fissavano un massimo di felicità attorno a $75,000 annui (ora circa $110,000 considerando l’inflazione), Killingsworth suggerisce che più soldi permettono più scelte e quindi più controllo sulla propria vita, un elemento chiave per il benessere.
Tuttavia, il denaro da solo non garantisce la felicità. È solo uno dei molti fattori influenti. Passare del tempo con persone care e dedicarsi a passioni personali sono altrettanto cruciali. L’idea che il denaro sia uno strumento piuttosto che una soluzione definitiva alla felicità è enfatizzata, con avvertimenti contro il pericolo di prioritizzare eccessivamente il denaro a discapito di altri aspetti della vita.
Secondo il Pew Research Center, relazioni interpersonali e interessi personali giocano un ruolo significativo nella felicità individuale, a volte più importante della ricchezza materiale. Killingsworth stesso osserva che essere ricchi non implica automaticamente essere felici, e che la felicità dipende da molti fattori oltre al reddito.
In sintesi, sebbene il reddito possa migliorare il benessere fornendo opportunità e sicurezza, la felicità è un concetto complesso che dipende da una varietà di fattori personali e relazionali. L’equilibrio tra perseguire il successo finanziario e coltivare connessioni umane profonde rimane cruciale per il benessere individuale e sociale.