Thomas Campbell, ex fisico della NASA, sostiene che il nostro universo potrebbe essere una simulazione al computer simile a quella rappresentata nel film “The Matrix”. Ha dedicato anni alla ricerca per trovare prove a sostegno di questa teoria, sostenendo che la nostra realtà potrebbe essere una sorta di realtà virtuale.
Con il supporto di CalPoly, Campbell cerca di fornire prove scientifiche definitive per questa idea. Uno dei suoi esperimenti chiave è la doppia fenditura, che dimostra come luce e materia possano agire sia come onde che come particelle. Campbell suggerisce che senza un osservatore, le informazioni non esistono realmente, portandolo a ipotizzare che gli eventi nella nostra realtà si manifestino solo quando vengono osservati.
Campbell propone che la nostra realtà sia “partecipativa”, simile a un videogioco, dove l’osservazione determina la manifestazione degli eventi. Questa prospettiva sfida le concezioni tradizionali della realtà e mira a rivelare connessioni profonde tra coscienza e cosmo.
Dimostrare che il nostro mondo è una simulazione è una sfida complessa, ma Campbell vede questa ricerca come un’opportunità per ampliare la nostra comprensione dell’universo e del nostro posto al suo interno.