La sensazione di felicità legata alla presenza del sole è un fenomeno ben noto e spesso discusso, sia nell’ambito popolare che scientifico. Ippocrate stesso riconosceva l’importanza della luce naturale per il benessere umano, e oggi, molte persone si identificano come meteoropatiche, attribuendo le variazioni del loro umore ai cambiamenti climatici. Tuttavia, la relazione tra sole e stato d’animo, nonostante sia intuitivamente accettata, è complessa e non facilmente dimostrabile scientificamente. La meteoropatia, o disturbo affettivo stagionale (SAD), è caratterizzata da cambiamenti dell’umore, sonnolenza e stanchezza che seguono le variazioni stagionali, soprattutto con il passaggio all’autunno e all’inverno. Gli esperti sottolineano l’importanza di non ricorrere all’autodiagnosi e di consultare uno specialista per una corretta valutazione. Uno dei principali benefici del sole è legato alla produzione di serotonina, il cosiddetto “ormone della felicità”, che migliora il tono dell’umore e allevia i sintomi della SAD. L’esposizione al sole stimola anche la produzione di vitamina D, essenziale per il benessere fisico, inclusi la salute delle ossa e la regolazione della pressione sanguigna. Sebbene sia necessario proteggersi dai danni causati dai raggi UV, una moderata esposizione solare ha effetti benefici sia sulla mente che sul corpo, compreso il trattamento di alcune patologie della pelle. In conclusione, il legame tra sole e felicità è supportato sia da aneddoti personali che da ricerche scientifiche, benché la complessità del fenomeno richieda ulteriori studi per una comprensione completa.