Quando si valuta un caffè, si seguono criteri simili a quelli per altri prodotti gastronomici, osservando aspetto visivo, olfattivo e gustativo. Questo processo non è semplice, richiede un’analisi contestuale e globale per essere oggettivi. Visivamente, un espresso di qualità dovrebbe avere una crema spessa, elastica, lucida e di colore marrone, né beige né nero. Spesso, però, le descrizioni sono imprecise o fuorvianti. Olfattivamente, l’aroma del caffè è positivo se vi sono molti aromi di buona qualità, come quelli floreali, fruttati o di pasticceria, e negativo se prevalgono odori vegetali, medicinali o chimici. La complessità del bouquet è anche un fattore di qualità. Gustativamente, un buon caffè dovrebbe essere bilanciato, prevalentemente dolce, con un’acidità moderata e un’amarezza minore di qualità fine. Tuttavia, spesso si usano termini inaccurati come “forte” o “tradizionale”, che sono ambigui o fuorvianti. In conclusione, è essenziale una maggiore alfabetizzazione nel mondo del caffè, in modo che bevitori e professionisti possano utilizzare termini più precisi e appropriati per descrivere questa bevanda.