Matteo Berti, direttore didattico di Alma ed esperto nel settore, spiega come riconoscere un cioccolato di qualità ,il quale, secondo l’esperto, è paragonabile al vino in termini di complessità e varietà. Alcuni punti chiave per riconoscerlo includono:
- Provenienza: Il cioccolato monorigine, proveniente da specifici paesi o regioni, è spesso indicativo di alta qualità.
- Complessità del Gusto: Un cioccolato di qualità ha un gusto complesso e ricco, con possibili note di frutta, spezie, tabacco o minerali.
- Tipologia: Il cioccolato può essere con o senza latte. Quelli che si abbinano bene con il latte hanno note diverse rispetto a quelli fondenti.
- Zucchero: La qualità del cioccolato si valuta meglio con bassi contenuti di zucchero, per apprezzarne i sapori naturali.
- Aspetto e Consistenza: Un buon cioccolato dovrebbe essere lucido e croccante, segno di una corretta lavorazione e conservazione.
- Bean-to-Bar: Questo processo, dove il cioccolatiere lavora partendo dalla fava di cacao, può essere indicativo di qualità, a patto che sia fatto da un professionista con materie prime eccellenti.
In sintesi, la qualità del cioccolato si misura attraverso la sua origine, il gusto, la lavorazione, e la minore presenza di zucchero.