La storia dei gingerbread men, conosciuti in italiano come omini di pan di zenzero, risale alla corte di Elisabetta I d’Inghilterra nel Rinascimento. La regina ordinò ai suoi pasticceri di creare questi biscotti per rappresentare dignitari stranieri e persone di corte, una pratica che rifletteva la sua “diplomazia intelligente”. Questi dolcetti di frolla speziata, caratterizzati dal loro colore bruno e l’aroma di zenzero e cannella, non sono solo di origine nobiliare ma hanno anche una storia legata alla medicina popolare. Venivano usati per far innamorare gli uomini, secondo una credenza dell’epoca. Oltre a queste origini, i gingerbread men sono collegati a vari racconti e leggende, tra cui una storia del 1875 sulla figura di San Nicola e un racconto dei due anziani che desideravano un bambino. Questi biscotti hanno radici ancora più antiche, risalendo all’epoca degli antichi greci con dolci simili al pan di zenzero. La popolarità e l’associazione del pan di zenzero con il Natale deriva in parte dalla credenza che le spezie utilizzate, come lo zenzero, riscaldassero durante l’inverno. Col passare del tempo, la tradizione degli omini di pan di zenzero si è diffusa in vari paesi come Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Francia e Stati Uniti, assumendo forme e decorazioni diverse. Le case di pan di zenzero, diventate iconiche con le fiabe dei fratelli Grimm come Hansel e Gretel, sono anch’esse parte di questa tradizione. Negli Stati Uniti, in particolare, si trova la casa di pan di zenzero più grande del mondo in Texas, mentre l’Ikea di Oslo detiene il record per il gingerbread man più grande dal 2009.