Il Kamut, noto anche come grano Khorasan, è un cereale antico originario della regione del Khorasan in Iran. Conosciuto per i suoi chicchi grandi il doppio rispetto ad altre varietà di grano, ha una bassa resa produttiva e una minore resistenza alle malattie. Dopo un periodo di oblio, è stato riscoperto e coltivato biologicamente negli Stati Uniti dalla famiglia Quinn, che ha registrato il nome “kamut”. Dal punto di vista nutrizionale, il Kamut è ricco di proteine (circa il 40% in più rispetto al frumento comune), fibre, aminoacidi, minerali e vitamine, in particolare la vitamina E e selenio, noto per le sue proprietà antiossidanti. È privo di colesterolo, rendendolo adatto per chi soffre di ipercolesterolemia. Tuttavia, contiene glutine, quindi non è consigliato per i celiaci. In cucina, il Kamut è molto versatile: la sua farina può essere usata per sostituire quella di grano duro nella preparazione di pasta e altri prodotti da forno, mentre i chicchi interi possono essere impiegati in zuppe, minestre e insalate. È importante ricordare che i chicchi di Kamut richiedono un ammollo notturno e un tempo di cottura di circa un’ora. Il suo sapore ricco e la sua consistenza lo rendono un ingrediente apprezzato in molte ricette.