La tradizione delle zucche intagliate a Halloween risale alla leggenda irlandese di Stingy Jack, che ingannò il diavolo e vagò per l’eternità con un carbone ardente in una rapa intagliata. Quest’usanza si trasformò con l’immigrazione degli irlandesi in America, dove le zucche, più grandi e facili da intagliare, sostituirono le rape. Inizialmente, le zucche erano simbolo di sussistenza nei periodi difficili in America, ma con l’industrializzazione, diventarono icone romantiche del passato agricolo e fondamentali per il Ringraziamento. Questo cambiamento rifletteva sia un processo politico sia culinario. Le fattorie iniziarono a promuovere i campi di zucche come esperienze autentiche, salvando molte di esse durante la crisi agricola. Oggi, le zucche dominano l’autunno americano, simboleggiando il cambio di stagione, celebrato più di Natale e Ringraziamento, e generando enormi profitti con prodotti come il “pumpkin spice latte”. Tuttavia, dal primo novembre, l’interesse svanisce, le zucche vengono scartate e l’attenzione si sposta verso il Natale, dimostrando come il capitalismo perpetua un ciclo di consumo stagionale.