Il 16enne fiorentino Giulio Ferrarese ha impresso il suo nome nell’arte della glossopoiesi, creando una nuova lingua chiamata “Valenx” in soli un mese e mezzo. Studente al liceo scientifico Gobetti-Volta di Bagno a Ripoli, Giulio è appassionato dell’arte di creare lingue artificiali, ispirandosi a famosi glottoteti come Tolkien, autore del “Signore degli Anelli”, e Marc Okrand, inventore del Klingon di Star Trek. Il Valenx, che significa “lingua dei libri”, ha una grammatica, fonologia e un vocabolario di tremila parole, ed è ora disponibile in un libro su Amazon. La lingua è stata ideata come una fusione tra la struttura del giapponese, i sostantivi del sanscrito e del latino, e i verbi del Klingon. Nonostante sia parlata, è stata progettata principalmente per essere scritta, suonando dolcemente con vocali e consonanti che ricordano un mix tra il giapponese e le lingue semitiche. Per ora, non ci sono piani per presentazioni a Firenze. Ferrarese sogna di diventare un fisico e di studiare all’estero, in particolare in Inghilterra, con un forte interesse per la Teoria delle Stringhe. Sta anche considerando di creare un’altra lingua, basandosi sulle lingue semitiche.