I documentari sulle vite delle celebrità stanno guadagnando popolarità, ma sollevano dubbi sulla loro autenticità. Spesso prodotti in collaborazione con le stesse celebrità, questi film potrebbero privilegiare il personal branding piuttosto che presentare una visione imparziale. “Unposted” su Chiara Ferragni e “Beckham” su David Beckham sono esempi in cui la neutralità del documentario potrebbe essere messa in discussione, dato l’involgimento diretto dei protagonisti nella produzione. Una scena nel documentario di Beckham, in particolare, ha diviso il pubblico su come viene percepita la realtà delle celebrità. “Miss Americana” di Taylor Swift rappresenta un altro esempio di documentario che potrebbe servire come strumento di rebranding. In sintesi, mentre questi film offrono un’illuminante introspezione, è fondamentale riconoscere la potenziale influenza del protagonista nella narrativa presentata.