Il processo di produzione e conservazione del ghiaccio utilizzato per i cocktail richiede grandi quantità di acqua ed energia, rendendolo poco ecologico. L’uso del ghiaccio nei drink serve non solo a raffreddarli, ma anche a modificarne consistenza e sapore attraverso lo shakeraggio. I bar possono utilizzare fino a 90-130 kg di ghiaccio a sera, il che comporta un elevato consumo di energia. Una possibile soluzione è l’utilizzo di cubetti di ghiaccio ricavati dagli scarti delle aziende produttrici, che non hanno forme perfette ma raffreddano comunque efficacemente. Un’altra alternativa è sostituire il ghiaccio tritato con nitrogeno liquido. Tuttavia, i cubi refrigeranti in pietra o acciaio inox non sono considerati efficaci nel raffreddamento delle bevande. Si suggerisce di ripensare al modo di prendere l’aperitivo, optando per cocktail freschi ma non ghiacciati, magari utilizzando ingredienti locali anziché esotici.