In una stanza un armadio rimasto chiuso per duemila anni con tutto il suo corredo di stoviglie all’interno, piattini di vetro, ciotole di ceramica, vasi.In un’altra un tavolino ancora apparecchiato con le sue suppellettili, un letto, una cassapanca. A Pompei si scava nel retro del “giardino incantato”, il meraviglioso spazio dipinto, e a sorpresa là dove ci si aspettava una casa importante e fastosa, vengono fuori ambienti modesti ma pieni di dignità, dove non mancano oggetti raffinati e persino un fascio di documenti che il calco in gesso ha fatto incredibilmente riapparire. Sono ambienti che spiegano la vita del ceto medio basso della città. (foto ANSA Cesare Abbate)
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