Il loculo dove riposano le spoglie di Rino Geatano, al Cimitero Comunale, nel quartiere romano Tiburtino, è stato preso di mira da ignoti hanno fatto razzia di addobbi e oggetti lasciati dai fan davanti alla lapide: a finire nelle mani dei predatori oltre a un quaderno lasciato davanti alla tomba per permettere ai visitatori di lasciare il proprio messaggio, anche la riproduzione dell’ukulele con il quale il cantante si esibì al festival di Sanremo del 1978 in marmo afyon che la sorella della voce di “Mio fratello è figlio unico”, “Aida” e “Nuntereggae più”, Anna, commissionò ad un artista per un prezzo, all’epoca, di 500.000 lire. L’opera, che reca l’epigrafe “sognare la realtà, vivere un sogno, cantare per non vivere niente”, potrebbe finire sul mercato illegale dei collezionisti di cimeli.
“Presenteremo la denuncia”, ha dichiarato l’avvocato Leopoldo Lombardi, rappresentante della famiglia Gaetano: “Io non credo all’ipotesi dell’ammiratore feticista. Non mi meraviglierei se quell’oggetto finisse in vendita on-line o, peggio ancora, fosse usato per un’estorsione alla sorella di Rino”.